domenica 25 settembre 2016



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L’Italia dei misteri. Davide Cervia: rapito perchè conosceva bene le tecniche di guerra elettroniche? Un mistero che dura da 26 anni

La storia di Davide Cervia ha inizio  12 settembre 1990, la moglie Marisa Gentile sta aspettando il ritorno  a casa del marito. Un ex ufficiale della Marina esperto di “guerre elettroniche” che si è congedato per restare accanto alla famiglia e adesso lavora come capo reparto presso l’Enertecnel di Ariccia. Il posto di lavoro di Davide è lontano solo pochi chilometri da casa, ma quella sera tarda a rientrare. Da allora del giovane non si saprà più nulla. La sua scomparsa si trasformerà in un giallo che chiama in causa servizi segreti, traffico d’ armi, spie e intrighi internazionali. Perchè Davide Cervia è un esperto di guerre elettroniche e non è un caso che sparisca proprio alla vigilia della prima guerra contro l’ Iraq di Saddam Husseim. Davide Cervia ha solo 30 anni, ma nel suo passato nella marina gli resta una grande esperienza di radar  e intercettatori. Nessuno lo sa, neanche la famiglia . Forse  non gliene aveva parlato per rispetto del vincolo del segreto militare. I carabinieri del comando di Velletri  pensano fin da subito, che Cervia stanco del rapporto coniugale , si  sia allontanato di nascosto per rifarsi una vita con un’ altra donna  Scomparsa volontaria? Se ne è andato con un’altra donna? Una fuga improvvisa avrebbe dovuto lasciare delle tracce.! Marisa ripercorre con la mente la loro vita ma non trova nulla, in otto anni di matrimonio non le ha dato una sola dimostrazione di insincerità. Adora i suoi bambini e non potrebbe mai lasciarli soli. Ma allora?
E’ il padre di Davide che inzia a ricollegare la sparizione del figlio con strani episodi avvenuti nelle settimane precedenti. Macchine guidati da sconosciuti che scelgono il vialetto della loro abitazione per fare manovra. Altri sconosciuti presentatisi come ricercatori con il compito di inventariare il vigneto , poi allontanatesi senza dare spiegazioni. Un incendio all’ impianto elettrico della macchina di Davide. Tutti fatti in sè non eclatanti, ma che potrebbero avere un significato se messi insieme con la misteriosa sparizione.Che non bastano agli inquirenti per smuovere la laro convinzione che Davide si sia assentato volontariamente. Perchè i carabinieri di Velletri non si sono mai indirizzati sulla pista del rapimento per motivi legati alla professionalità del Cervia? Perchè avevano un documento ufficiale della marina in cui spiegava che Cervia era un semplice elettricista, questa informativa  mette una pietra tombale sui sospetti poco credibili della a moglie. Ma a quasi tre mesi dalla scomparsa c’è una svolta. Si presenta a Casa Cervia un uomo che racconta, che a settembre mentre annaffiava il giardino di una villa dove lavorava come custode, ha visto alcune persone spingere in macchiana un uomo, chiudendogli la bocca. Quell’ uomo che cerca di chidere aiuto: è proprio  Davide Cervia .Questa testimonianza dovrebbe essere più che sufficente per smontare la tesi dell’ allontanamento volontario e avvallorare la convinzione della famiglia che la scomparsa di Cervia abbia a che fare con la sua specializzazione militare. Il commando di sequestratori per rapinare l’ inoffensivo tecnico di un azienda elettronica non riesce a far cambiare idea ai carabinieri. Il testimone non ricorda la data esatta dell’ episodio : la colloca in una domenica solo perchè ricorda che in quel giorno c’ era stato in zona, più movimento del solito. In poche parole è inattendibile.
Il 2 gennaio del nuovo anno Marisa riceve un biglietto di auguri che contiene importanti informazioni sul marito. L’ autore del biglietto spiega che dopo il rapimento Davide è stato portato in treno in una località del sud da cui poi , insieme ad altri “agganciati” sarebbe stato avvicinato alla destinazione finale : dovrà essere utilizzato per la manutenzione di apparati bellici ceduti a governi stranieri ai quelli non avrebbero dovuto essere venduti. Marisa si deve rassegnare , questa per lei deve essere una situazione ormai finita”. “Ogni sua ricerca è inutile perchè in ogni caso i risultati saranno vani”. Il misterioso corrispondente conclude indicando a Marisa che deve bruciare il biglietto.  Marisa ubbidisce!
Spaventata si rivolge alla trasmissione Chi ha visto? Le telefonate che arrivano in diretta accrescono i suoi sospetti, due tecnici della marina confermano che persone con la specializzazione di Davide sono una merce molto ambita da molti governi per la manutenzione delle apparecchiature belliche. Non a caso c’è una guerra in corso proprio in quei giorni.  Un’altra circostanza misteriosa è il ritrovamento  misterioso della macchiana di Davide. Arriva in redazione a Chi l’ha visto?  il 1 marzo una lettera anonima, in cui si indica il luogo dove è parcheggiata la macchina, la macchina è a gas e per precauzione vengono chiamati gli arteficieri che toccano tutto senza guanti, quindi nessuna possibilità di ricerca sulle impronte. Chi poteva essere l’anonimo che l’ ha fatta ritrovare? A quale scopo? Un perizia grofologica, promossa dall’ allora senatore Imposimato, ha dimostrato che l’ autore di questa lettera è lo stesso personaggio che per primo, aveva cominciato a scrivere a Marisa dandole dei particolari sul rapimento. Il fatto che fosse al corrente dove era stata abbondanata l’ auto dimostra che era informato di almeno una parte del retroscena della scomparsa. Un particolare che ha senso nella logica del sequestro, non certo quello dell’abbandono spontaneo.  Le idagini sembrano rimbalzare su un muro di gomma. E si scoprono dettagli misteriosi. Dai documenti dell’ex militare spariscono tutti i riferminenti alle sue specializzazioni. Perchè?  La magistratura indaga e nel 1996 un ammiraglio finisce in tribunale, alcune interrogazioni parlamentari chiedono chiarezza. Spuntano i biglietti aerei intestati a Davide Cervia con destinazione il Cairo, ma forse è omonimia. O forse no. Intanto alcuni testimoni credono di averlo visto in Libia. Alla famiglia basta per sperare e ribadire il sospetto del rapimento. Un ipotesi credibile per la procura di Roma, che nel 2001 parla di “scomparsa per rapimento”. Da parte di Ignoti.
Si può sperare che Davide viva ancora, prigioniero di qualche stato Arabo?
La pista libica potrebbe essere la più credibile. Agli atti del procedimento c’è un informativa riservata del Sisme in cui si riferisce che secondo una fonte dei servizi siriani solidamente attendibili, operante a Praga,Il cittadino Davide cervia sarebbe stato rapito da menbri dell’ organizzazione Abu Nidal e condotto in Libia.Davide è sparito ormai da 26 anni, riusciremo mai a sapere se è ancora vivo?
Wilma Ciocci  Alessandra Severi   

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