Sabato 21 novembre 2015 si è svolto, presso il Lucca Libri, il primo di una serie di appuntamenti intitolati "Caffè criminale".
Oltre alla nostra presenza vi erano l'ivestigatore Davide Cannella e l'avv. del Foro di Firenze nonchè professore della Sapienza di Roma Eraldo Stefani, entrambi conosciuti sia a livello nazionale che internazionale.
Il tema dell'incontro riguardava le indagine, e grazie alla interessata partecipazione del pubblico, peraltro molto numeroso, molteplici sono stati gli aspetti analizzati.
Da un primo inquadramento giuridico e normativo, si è passati a discutere dell'importanza della criminologia,del ruolo del criminologo oggi, per poi proseguire all'osservazione di immagini di casi concreti in riferimento ai rilievi effettuati in acqua (vicenda della Costa Concordia) e ai rilievi di terra su una scena di un duplice omicidio.
Quella dell'investigazione e', o dovrebbe essere, una scienza esatta e, quindi, dovrebbe essere trattata in maniera fredda e distaccata.
ARTHUR CONAN DOYLE, "Il segno dei quattro"
La vera figura del Criminologo- Investigatore
La figura del criminologo – investigatore si afferma come ruolo cardine all'interno del processo investigativo, perchè si pone come punto di collegamento tra conoscenze sociologiche, giuridiche, antropologiche, statistico e scientifiche, componendo già in fase di indagine, un quadro efficace. L'elemento fondamentale non è solo la ricerca della verità, tramite l'applicazione di ragionameni e tecniche investigative protese ad eliminare qualsiasi errore investigativo, ma la tempestività dell'azione investigativa.
A partire dal 2000 alla professione del Criminologo è stata data un certo rilievo processuale, in quanto la riforma del codice di procedura penale ha in parte rivoluzionato la figura dell'avvocato, sancendo anche per costoro, la possibilità di compiere atti di indagini attraverso la collaborazione della figura dell' investigatore privato.
La criminologia quindi, in quanto disciplina interdisciplinare e multidisciplinare si occupa di studiare i fatti delittuosi , gli autori dei delitti e le differenti reazioni che la società mette in atto per combatterli o prevenirli, elabora metodi, teorie, approcci diversi allo studio del crimine, in quanto non vi è una causa universale per l'agire criminoso, bensi una serie di variabili causali, da vautare caso per caso.
Quindi, il criminologo non deve essere inteso come uno studioso onnisciente, o come si dice in senso ironico "tuttologo", poichè il suo compito è quello di saper integrare in una visione sintetica di dati , conoscenze ed approcci e metodi provenienti da campi diversi del sapere.
La figura mediatica del Criminologo.
La criminologia quindi, in quanto disciplina interdisciplinare e multidisciplinare si occupa di studiare i fatti delittuosi , gli autori dei delitti e le differenti reazioni che la società mette in atto per combatterli o prevenirli, elabora metodi, teorie, approcci diversi allo studio del crimine, in quanto non vi è una causa universale per l'agire criminoso, bensi una serie di variabili causali, da vautare caso per caso.
Quindi, il criminologo non deve essere inteso come uno studioso onnisciente, o come si dice in senso ironico "tuttologo", poichè il suo compito è quello di saper integrare in una visione sintetica di dati , conoscenze ed approcci e metodi provenienti da campi diversi del sapere.
La figura mediatica del Criminologo.
Molto spesso, l’informazione viene trasformata e condita da considerazioni fantasiose, da personaggi che si cimentano nella ricostruzione dei fatti criminosi senza alcuna competenza.
La spettacolarizzazione di eventi tragici e reali, sminuisce la figura non solo delle parti processuali, che normalmente svolgono queste attività dando un contributo scientifico di grande rilievo, che invece in tv viene facilmente travisato.
La figura che più di tutte ne risente è quella del criminologo: figura ormai ridotta nell’immaginario collettivo ad un personaggio da talk show che dice genericamente la sua in merito a qualunque argomento.
Pensiamo al coinvolgimento sociale della vicenda del Mostro di Firenze, un caso irripetibile, ed unico nella storia criminologica italiana, europea e forse mondiale, ma è anche il fallimento, dell’applicazione di ogni tecnica investigativa che abbia un richiamo scientifico. Per cui ogni lettore, si è immedesimato nella storia, o come vittima o potenziale omicida, ma sopratutto come criminologo!
Alla prossima Wilma&Alessandra